© Fulvio Michelotti

AltareStoria

Cristina Rolando

altarese, diplomata al Liceo Artistico di Savona, apprende l’arte dell’incisione alla ruota presso l’azienda “Altart” di Giuseppe Cavallaro, sotto la guida del maestro Giuseppe “Peppino” Bertoluzzi.

Attraverso gli anni affina la sua tecnica ed il suo stile, prediligendo in particolare il Liberty, caratterizzato dalla creazione di ornati floreali, decorazioni e figure che lasciano libero spazio alla fantasia e creatività dell’artista, mantenendo i canoni tipici di questo stile in voga nel periodo fine ottocento inizi novecento.

La tecnica dell’incisione su vetro alla ruota consiste nell’utilizzo di piccole ruote in pietra ceramica di varia durezza, montate su tornio elettrico, bagnate con acqua in modo da farle scivolare sul vetro.

Fra le tecniche usate per la decorazione del vetro vi è anche la moleria alla maniera Boema, che crea tagli e sfaccettature in profondità nell’oggetto che si vuole realizzare.

In particolare, nella lastra “Le chiese di Altare” sono state usate punte diamantate (con polveri di diamante), montate su supporto innestato ad un trapano (Dremel).

Alcune opere di Cristina sono visibili presso il Museo del Vetro di Altare.

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Le chiese di Altare

Incisione su lastra di vetro di Cristina Rolando. 

La particolare cornice in mosaico è stata realizzata da Franca Calone Garrone, che ha anche curato l’assemblaggio dell’opera.

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