© Fulvio Michelotti
L'Assiolo Martino 1 di 5
Era una mattina di tarda estate, quando la maestra chiuse la porta di casa per incamminarsi verso il mercato. Il sole splendeva nel cielo azzurro e un piacevole venticello soffiava tra gli alti rami dei maestosi platani. Si capiva che il tempo stava per cambiare: alcune foglie iniziavano a volteggiare nell’aria per poi posarsi, stanche, sulla strada o sul marciapiede.
La maestra abitava proprio alla fine del bel viale del paesello, noto a tutti gli altaresi come “Viale dei platani”. Assorta nei suoi pensieri, mentre procedeva lungo la strada, il suo sguardo, quasi per caso, si fissò su un piccolo puntino grigio, appena più chiaro dell’asfalto, che si muoveva lentamente. Incuriosita, l’insegnante affrettò il passo e si accorse di aver trovato un piccolo assiolo!
Provò ad alzare lo sguardo alla ricerca di una cavità nascosta tra i robusti e nodosi tronchi, ma per quanto si sforzasse, non trovò nulla: nessun altro assiolo nelle vicinanze e nulla che potesse sembrare un riparo per i rapaci.
Tentò allora di avvicinarsi, ma il piccolo assiolo, con due balzi si diresse proprio laddove non avrebbe dovuto: vicino alla ringhiera di metallo che si affacciava su un grande muraglione.
Neanche il tempo di pensare al da farsi, che il piccolo volò letteralmente giù, in mezzo alle variopinte bancarelle del mercato settimanale!